Angelo Speranza parla con Michael Jones di innovazione e sviluppo prodotto in Burlodge e temp-rite, i principali marchi Ali Group nel settore della preparazione e distribuzione dei pasti
Angelo Speranza è il presidente di Burlodge e temp-rite, due aziende Ali Group all’avanguardia nel settore della preparazione e distribuzione dei pasti. Per entrambi i marchi ha la stessa passione e si dedica con grande energia all’innovazione e allo sviluppo del business. “Quando acquisti un prodotto da uno di questi due marchi sei sicuro di fare una scelta di qualità e di poter contare su tecnici esperti e su un’assistenza efficace e tempestiva”, afferma Angelo Speranza. “Nel nostro mercato questo è un enorme valore aggiunto”.
Il settore in cui Burlodge e temp-rite operano comprende la preparazione e distribuzione dei pasti in ospedali, case di cura, carceri e scuole. Questo mondo sta vivendo un momento positivo di crescita e sviluppo. “È un mercato interessante e promettente perché è in costante evoluzione”, spiega Angelo Speranza. “La prospettiva è incoraggiante perché i mercati emergenti stanno investendo per migliorare i servizi sanitari e sono alla ricerca di sistemi di distribuzione capaci di garantire ai pazienti pasti sicuri e di qualità”.
Ciascun marchio ha le sue caratteristiche e i suoi punti di forza. Entrambi possono contare su una ricerca e sviluppo dedicata e si sono specializzati in mercati diversi, dove negli anni hanno maturato un’ampia esperienza. “Burlodge si è specializzata nel settore ospedaliero, ma in Europa opera anche nel mercato delle mense scolastiche e in Nord America ha acquisito una vasta esperienza nella gestione dei servizi foodservice per le carceri.
Il marchio temp-rite invece si occupa principalmente di ospedali e case di cura ed è attivo anche
nel settore dei servizi sociali come, ad esempio, la consegna a domicilio di un pasto caldo alle persone anziane”.
Entrambe le aziende hanno un forte know-how e possono vantare una storia straordinaria
nel proprio mercato di riferimento. Fondata appena 30 anni fa da Angelo Speranza e suo padre Bruno,
Burlodge è entrata a far parte di Ali Group nel 1998 e da allora si è sviluppata rapidamente fino a diventare una realtà globale che opera sulla scena internazionale. Il marchio temp-rite invece è leader nel mercato ospedaliero europeo da più di 40 anni ed è stato acquisito da Ali Group nel 2002.
Secondo Angelo Speranza i due marchi sono sufficientemente diversi e per entrambi c’è ancora spazio per crescere e svilupparsi. I prodotti temp-rite comprendono prodotti per il confezionamento
dei pasti, vassoi termici, sistemi per la preparazione dei piatti e carrelli per la distribuzione dei pasti.
Burlodge invece produce un’ampia gamma di carrelli con tecnologia a termocontatto che in alcuni paesi vengono venduti sul mercato direttamente, in altri attraverso partner e distributori.
Per Angelo Speranza, quando le persone acquistano un prodotto Burlodge o temp-rite non comprano solo un’attrezzatura, ma un sistema completo che deve funzionare bene per molti anni. “Gli ospedali e le istituzioni devono essere sicuri al 100% che il sistema che scelgono soddisfi le loro esigenze, venga realizzato correttamente e possa contare su un servizio post-vendita puntuale e organizzato.
Per i nostri clienti è fondamentale avere un pacchetto completo che garantisca un’assoluta tranquillità”.
Sviluppare prodotti robusti è solo una parte del lavoro. Per completare il quadro bisogna soddisfare le esigenze dei clienti. Questo significa ascoltarli e saper comprendere le loro richieste. “Per noi è essenziale creare una stretta relazione di lavoro con i nostri clienti. Vogliamo essere coinvolti fin dalle prime fasi del progetto perché solo tenendo conto delle loro necessità e dei vincoli posti dalla struttura e dal tipo di servizio siamo in grado di sviluppare soluzioni capaci di soddisfare al meglio le loro esigenze”, continua Angelo Speranza.
“Mi piace superare i limiti e scoprire nuovi modi di fare le cose, spingendo le persone fuori dalla loro zona di comfort per spronarle a immaginare soluzioni innnovative”
“Il nostro programma di sviluppo dei nuovi prodotti tiene conto delle norme di ogni paese e, al tempo stesso, permette di mantenere un alto livello di flessibilità per sviluppare personalizzazioni e funzionalità specifiche” Angelo Speranza è convinto che la forza di questi due marchi stia nella capacità di capire i problemi
e anticipare le sfide che i clienti devono affrontare ogni giorno. “Per questo nel nostro lavoro cerchiamo di non guardare solo alle tendenze attuali, ma di creare i trend di domani. Questa è la vera differenza dai nostri competitor.”
In ogni paese i due marchi lavorano a stretto contatto con le autorità locali, i gruppi sanitari e le associazioni alimentari per capire meglio il mercato. “Questo contribuisce a sviluppare soluzioni che guidano il settore e stabiliscono nuovi standard per il futuro”, afferma Angelo Speranza.
Un’attenzione particolare allo sviluppo di prodotto è la chiave giusta per continuare a rafforzare entrambi i marchi, prosegue Angelo Speranza. “Nell’arco degli anni siamo passati dal fornire un semplice carrello che mantiene la temperatura da A a B, a ospedali completamente automatizzati in termini di trasporto, carico dei vassoi e pulizia.
Nelle soluzioni più avanzate ciascuna di queste fasi viene completamente gestita da robot”.
“Seguo in prima persona lo sviluppo prodotto e il lavoro dei nostri tecnici”, racconta Angelo
Speranza. “Quando progettiamo una nuova soluzione teniamo conto dell’ergonomia, dell’impatto ambientale, dei consumi, delle temperature, del colore e del design. Guardiamo al prodotto nella sua totalità. Ai nostri tecnici dico sempre che quando sviluppano un nuovo prodotto non deve solo essere bello, efficiente e funzionare bene, questo è scontato, ma deve essere gratificante per tutti i cinque sensi”.
Il più innovativo sistema di distribuzione dei pasti mai realizzato in una prigione
L’ospedale della prigione di Stockton, in California, ha aperto ai detenuti nell’estate 2013. Michael Jones ha incontrato i due protagonisti chiave di questo progetto che ha dato vita al più grande ospedale al mondo mai creato in un centro penitenziario.
Costruito con un investimento di 839 milioni di dollari, l’ospedale della prigione di Stockton, in California, è un progetto straordinario per imponenza e ambizione. Con una superficie di 1.4 milioni di metri quadri e 54 edifici, è gestito dal Dipartimento di Correzione e Riabilitazione della California e ospita 1.722 detenuti che hanno bisogno di cure costanti. Accolto fin dall’inizio come un centro all’avanguardia, quest’ospedale è ormai considerato un modello per tutte le strutture sanitarie che in futuro si dovranno costruire in un istituto penitenziario. Con quasi 1.800 pazienti e 2.500 tra medici, infermieri e impiegati da servire ogni giorno, era fondamentale progettare un sistema di distribuzione dei pasti valido ed efficiente.
Stephen Young, consulente FCSI e direttore dello studio di progettazione William Caruso e Associati, ha iniziato a lavorare al progetto nel 2009. “Siamo stati coinvolti per la nostra vasta competenza
nella gestione e distribuzione dei pasti in grandi strutture ospedaliere e in centri penitenziari, e per l’esperienza maturata lavorando per alcuni dei principali progetti foodservice del paese”, racconta Stephen Young. “Siamo entrati nel progetto fin dalle prime fasi e abbiamo terminato il nostro lavoro al momento dell’avviamento”.
Secondo Stephen Young i migliori esperti del paese hanno unito le loro forze per poter raggiungere un risultato straordinario. “La fase di progettazione ha potuto contare sui migliori architetti specializzati in strutture ospedaliere all’interno di centri penitenziari e sui migliori ingegneri di tutto il paese. Tutti questi professionisti hanno lavorato insieme per creare il più avanzato centro ospedaliero mai realizzato in una prigione. Sebbene ci fossero più team che si occupavano di design, noi siamo stati gli unici consulenti per il foodservice”.
La prima cosa che William Caruso ha voluto assicurare è che l’intero team venisse esposto ai più innovativi sistemi di distribuzione dei pasti.
“Abbiamo coinvolto i migliori esperti del paese per realizzare un progetto straordinario”.
Per Stephen Young c’era un unico produttore in grado di fare il lavoro: Burlodge. “Con loro avevamo già una consolidata relazione di lavoro ed è stato naturale portarli a bordo di supporto in tutto il processo, dal progetto, all’installazione, all’avviamento”. Burlodge, spiega Stephen Young, ha portato “la sua provata
esperienza nello sviluppo di grandi progetti e la sua capacità di creare prodotti su misura. Avevamo un unico obiettivo: fornire all’ospedale della prigione di Stockton un progetto di prim’ordine nel rispetto dei tempi e del budget”.
Stace Carrington, sales manager Burlodge, ha iniziato a lavorare con William Caruso nel 2010. “Il contratto con Burlodge prevedeva la fornitura di un sistema di distribuzione all’avanguardia, capace di garantire una corretta temperatura per i pasti dei pazienti”, afferma Stace. “Abbiamo progettato un sistema di distribuzione dei pasti adatto a un ospedale che si trova all’interno di una prigione. Serviva un sistema speciale che si potesse inserire facilmente nell’organizzazione prevista dalla struttura, rispettando tutte le regole e le specifiche del sistema penitenziario. Doveva anche permettere di gestire i pasti in un sistema cook-chill”.
Lavorando con la fabbrica di Burlodge in Italia, Stace Carrington e il suo team hanno sviluppato Retherm System, un sistema di rigenerazione pensato per il tipo di servizio e di vassoio che la struttura aveva deciso di utilizzare. Burlodge, spiega Stephen Young, ha portato “la sua provata
esperienza nello sviluppo di grandi progetti e la sua capacità di creare prodotti su misura. Avevamo un unico obiettivo: fornire all’ospedale della prigione di Stockton un progetto di prim’ordine nel rispetto dei tempi e del budget”.
Stace Carrington, sales manager Burlodge, ha iniziato a lavorare con William Caruso nel 2010. “Il contratto con Burlodge prevedeva la fornitura di un sistema di distribuzione all’avanguardia, capace di garantire una corretta temperatura per i pasti dei pazienti”, afferma Stace. “Abbiamo progettato un sistema di distribuzione dei pasti adatto a un ospedale che si trova all’interno di una prigione. Serviva un sistema speciale che si potesse inserire facilmente nell’organizzazione prevista dalla struttura, rispettando tutte le regole e le specifiche del sistema penitenziario. Doveva anche permettere di gestire i pasti in un sistema cook-chill”.
Lavorando con la fabbrica di Burlodge in Italia, Stace Carrington e il suo team hanno sviluppato Retherm System, un sistema di rigenerazione pensato per il tipo di servizio e di vassoio che la struttura aveva deciso di utilizzare. “La nostra fabbrica ha realizzato un prototipo molto interessante che abbiamo collaudato con l’ospedale per essere sicuri che mantenesse la corretta temperatura dei piatti continua Stace Carrington. “Abbiamo testato sia la qualità che la temperatura a cui venivano distribuiti i pasti. Il sistema di rigenerazione comprendeva una stazione di ricarica, un cestello porta vassoi e un carrello per trasportare i vassoi pronti per il servizio”. Una volta realizzato il prototipo, l’ospedale della prigione di Stockton ha chiesto alcune modifiche che Burlodge ha messo a punto nella versione finale.
“Abbiamo progettato un sistema di distribuzione dei pasti che permette di soddisfare le esigenze di un ospedale all’interno di una prigione. Il sistema doveva inserirsi nell’organizzazione prevista dalla struttura e allo stesso tempo rispettare le specifiche del sistema penitenziario”.
“Il prodotto finale è davvero unico perché permette di servire i detenuti nella prigione, rispettando
le più severe linee guida sanitarie”, afferma Carrington. Burlodge ha fornito un sistema in cui ogni unità di rigenerazione può mantenere 42 vassoi caldi e 42 freddi.
Per Carrington la sfida più grande è stata gestire tutte le persone coinvolte nel progetto. “Abbiamo trovato il giusto equilibrio grazie a una buona gestione e alla trasparenza”, afferma Carrington. “Abbiamo creato una linea di comunicazione diretta tra i diversi attori, in modo che ognuno fosse aggiornato in tempo reale sull’avanzamento del progetto. Così non potevano nascere fraintendimenti man mano che i lavori procedevano”.
Burlodge ha collaborato bene e in modo molto efficace con Scott Groom di Stockton. “Ci siamo confrontati a lungo e ci siamo scambiati numerosi disegni fino all’approvazione del prototipo”, afferma Carrington.
Il compito di Burlodge non si è esaurito con la consegna dei prodotti, ma l’azienda ha organizzato i corsi di formazione e ha seguito direttamente l’avviamento. La lezione più importante di questo progetto è che “tutto si può fare quando si lavora insieme a un team esperto e di talento.
Per me è stato molto gratificante far parte di un gruppo di professionisti così competenti e appassionati”, dichiara Carrington. Gli fa eco anche Stephen Young, affermando che un progetto così ben riuscito come quello dell’ospedale della prigione di Stockton “si poteva ottenere solo grazie a progettisti di lunga esperienza e a un produttore all’avanguardia, capace di ascoltare e lavorare in modo intelligente e scrupoloso”.nisti così competenti e appassionati”, dichiara Carrington. Gli fa eco anche Stephen Young, affermando che un progetto così ben riuscito come quello dell’ospedale della prigione di Stockton “si poteva ottenere solo grazie a progettisti di lunga esperienza e a un produttore all’avanguardia, capace di ascoltare e lavorare in modo intelligente e scrupoloso”.